Articoli con tag: Marocco

Ricetta marocchina: il Tè alla menta

Ciao ragazzi oggi vi lascio la ricetta del mio tè preferito. E’ tipico di tutto il nord Africa ma la sua patria è il mio amatissimo Marocco!!!

Due notizie sulla menta:

Sono più di 40 le specie di menta e un centinaio gli incroci, ma solo alcune hanno un’utilizzo alimentare: la piperita, la romana e la mentuccia. Ampiamente usata in erboristeria, cosmetica, farmaceutica e nella liquoreria, la menta si presenta con foglie oblunghe, dal margine seghettato. Nelle foglie e nelle sommità fiorite, che compaiono d’estate, si trovano le essenze oleose aromatiche che ne determinano il profumo.

Ingredienti:

2-3 rametti di menta

2 cucchiai di tè verde

4 cucchiaini di zucchero

750 ml d’acqua

Esecuzione:

  • Mettete in una brocca i rametti di menta e versatevi un po’ d’acqua bollente. Lasciate in infusione per qualche minuto e quindi togliete le foglie.
  • Aggiungete il tè verde all’acqua bollente a sufficienza per 4-6 persone.
  • Lasciate in infusione per almeno 5 minuti e zuccherate a piacere.
  • Il tè alla menta si beve a qualsiasi ora del giorno e va bevuto e servito caldissimo.
  • Un’usanza tipica è anche quella di mettere dei pinoli sul fondo del bicchiere prima di versare il vostro tè!

🙂 Rossella

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Marocco: la medina

Ciao a tutti, oggi cercheremo di spiegarvi  cos’è una medina e come è organizzata; in modo da muovervi meglio in questo straordinario Paese e nelle sue bellissime città.

Le medina del Marocco hanno quasi tutte lo stesso impianto. Una tipica medina, parola che significa in arabo “città”, consiste in un agglomerato urbano ad alta densità, racchiuso da un sistema di mura corredate da torri di guardia. L’intrico delle stradine strette e tortuose trasforma la medina quasi in un labirinto. Il centro della medina è intersecato da ampie vie che collegano le porte principali tra loro. Vi sono altre strade importanti, che sono però ricche di angoli, oppure interrotte da case o da parte delle mura a scopo difensivo.

Tipografia della medina

Nonostante l’aspetto caotico, ogni medina è stata creata seguendo precisi criteri. Nel cuore si trova sempre la moschea. Altri tratti caratteristici sono la separazione tra i diversi gruppi etnici o religiosi, la separazione tra la casa e il luogo di lavoro e la posizione delle attività secondo una gerarchia sociale e commerciale (generalmente lo strato più povero della popolazione cittadina è occupato da conciatori di pelli, che di solito si trovano in zone più periferiche).

I quartieri

I quartieri della medina hanno contorni abbastanza indefiniti. Un quartiere, o hawma, non è altro in realtà, che uno spazio comune composto da qualche stradina e vicolo, al centro della vita materiale e spirituale dei suoi abitanti. Ogni quartiere ha un forno comune, un hammam (bagno turco, quelli utilizzati dalla gente del luogo non sono proprio lindi, ma nelle grandi città ne sorgono diversi dedicati appositamente ai turisti, comunque fatevi consigliare dalla gente del posto!), una scuola coranica e un droghiere, che si trova sempre in una delle vie più piccole. Il negozio vende generi di prima necessità come frutta, verdura, olio e spezie. In quartieri di questo tipo non aspettatevi di trovare negozi che vendono beni di lusso.

🙂 Dario e Ross

Moschea Koutoubia al centro della medina di Marrakesh

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Marocco: guida rapida agli acquisti!

Ciao ragazzi! Il Marocco è il paese della cuccagna per gli amanti degli acquisti! Innumerevoli sono i bazar e i suk disseminati in ogni paesino! Chi visita il Marocco non può tornare a mani vuote, anche perché riuscire a spuntarla coi mercanti marocchini è impresa tutt’altro che elementare!!!

Ovunque, ma soprattutto nei centri principali sarete letteralmente assaliti da folle entusiaste di venditori! Prestate però molta attenzione… le fregature sono dietro l’angolo! Se intendete affrontare un viaggio in Marocco vi consiglio di leggere con attenzione il nostro decalogo per una permanenza low cost , lo troverete utilissimo!!!!

Aquisti:

Anche i paesini più piccoli e sperduti in Marocco hanno un suk settimanale. Si tratta di mercati affollati e pittoreschi che durano poche ore e in cui si vendono prodotti di ogni tipo: dai prodotti alimentari e dell’agricoltura a tessuti e manufatti di artigianato locale, oltre ovviamente ad oggetti necessari alla vita quotidiana.

Nelle grandi città i suk sono numerosi. Hanno luogo nella me

dina e sono disposti a seconda del tipo di merce che si vende. I commercianti sono amichevoli e pronti a soddisfare i clienti. Le ricche varietà i oggetti artigianali si trovano nei suk di campagna così come vengono venduti nei negozi specializzati e nelle cooperative oltre che, ovviamente, ai margini delle strade nelle zone più turistiche.

Orari di apertura:

I suk di campagna si tengono solo al mattino. I negozi di frutta e verdura, i supermercati e i macellai sono aperti ogni giorno feriale dalle 8.00 alle 21.00, la maggior parte chiude due ore per il pranzo;  alcuni negozi rimangono aperti anche la domenica ma con orari differenti.

Ricordatevi che il venerdì è il giorno di riposo per i musulmani, tuttavia la vita degli affari procede come in qualsiasi altro luogo; tutt’al più alcune attività chiuderanno nel pomeriggio per riaprire verso sera e stare aperti durante la notte.

I negozi gestiti da ebrei chiudono il sabato, per lo Shabbat. Gli ipermercati presenti in alcune grandi città fanno orario continuato, sette giorni su sette, dalle ore 9.00 alle ore 21.00.

Sistemi di pagamento:

Le carte di credito vengono accettate solo nei negozi moderni (pochi) delle grandi città quindi, fidatevi di me,  lasciatela pure ben custodita da qualche parte, anche perché alcuni commercianti aggiungono una tassa se scegliete questa forma di pagamento! Inoltre le ricevute possono essere antedatate o stampate due volte senza che il cliente se ne accorga. Portate sempre con voi i contanti necessari, cercando se possibile di averli in piccola taglia!

Suk

Per il turista straniero, i suk sono un’espressione vivace ed autentica della vita rurale del Marocco. Si svolgono una volta al mese e sono il centro della vita economica, sociale ed amministrativa del paese. La gente delle campagne percorre miglia per far scorta di provviste o scambiare prodotti agricoli e oggetti d’artigianato con tè, olio, zucchero e spezie.Vengono venduti anche oggetti in plastica, vestiti e animali (polli, pecore, muli etc.)

Nelle medina di Rabat, Fès, Marrakesh e Taroudannt, i suk si svolgono ogni giorno o quasi. La loro posizione e la loro struttura dipende dai beni offerti. Sono ovviamente più rivolti ai turisti rispetto ai mercati di campagna e offrono oggetti d’artigianato provenienti da ogni parte del Paese.

Come contrattare

In Marocco contrattare non è solo un’usanza, ma un dovere!!! Qualsiasi marocchino adotta questo sistema anche quando compra frutta ed altri beni di primissima necessità. Nei negozi generalmente i prezzi non son o indicati e il negoziante considera normale il fatto che il cliente cerchi di tirare sul prezzo. Quando il cliente mostra interesse per un oggetto, il negoziante dice, o sarebbe meglio dire “spara” il prezzo iniziale (di solito, soprattutto coi turisti, uno sproposito rispetto all’effettivo valore): è un modo per saggiare la volontà dell’acquirente e fare una controfferta. Per contrattare in maniera efficace è importante sapere il valore di ciò che si desidera o, perolomeno,sapere quale cifra massima si è disposti a spendere.  Il vero segreto della contrattazione è ottenere un oggetto che ci piacerebbe possedere fingendo la più totale indifferenza. La contrattazione richiede tempo e un sottile gioco tra venditore ed acquirente.

Merce contraffatta

I suk delle medina dei principali centri turistici offrono beni “autentici” di dubbia qualità e di dubbia provenienza a prezzi decisamente gonfiati.  Il mio consiglio è quello di non aver la bramosia di comprare e guardarsi bene intorno, visitate le cooperative che oltre a darvi il prezzo giusto di un oggetto vi permettono anche di osservare come sono fatti gli “originali”, questo vi aiuterà notevolmente soprattutto se il vostro soggiorno sarà incentrato sulla visita de principali centri turistici marocchini. A chi invece ha intenzione di girare il Paese zaino in spalla consiglio di orientare i propri acquisti nei paesi meno toccati dalla presenza di stranieri!!!

🙂 Ross

Piccolo suk di Essaouira

Piccolo mercato della frutta sulla strada per Ouarzazate

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Marocco: Couscous del Marocco

Ciao a tutti, oggi voglio lasciarvi una classica ricetta marocchina.

Il Marocco è una terra che amo profondamente e vorrei trasmettere a voi questo amore passando anche per la sua gastronomia, varia e ricchissima di prodotti!

Ingredienti:

  • 500 g. Couscous
  • 100g. Ceci
  • 1 Pollo piccolo
  • 2 Carote
  • 3 Cipolle piccole
  • 1l. Brodo vegetale
  • 1 Pizzico di zafferano
  • 1 Peperone rosso
  • 3 Zucchine
  • 3 Pomodori
  • 1 Ciuffetto di prezzemolo
  • 2 Cucchiai di burro
  • Paprica
  • Pepe di Caienna e pepe nero
  • Sale

Preparazione:

  • Tenete i ceci a bagno per una notte.
  • Versate il couscous in un a terrina e spruzzatelo con acqua tiepida mescolando e facendo attenzione a non formare grumi.
  • Preparate il pollo per la cottura e dividetelo in 4 parti. Mondate le carote, fatele a listarelle e tagliate le cipolle a pezzetti.
  • Sistemate i cci, le carote, le cipolle e i pezzi di pollo in un couscousier o sul fondo di una pentola per la cottura al vapore. Bagnate con brodo vegetale; condite con sale, pepe e zafferano e lasciate bollire lentamente per mezz’ora.
  • Nel frattempo pulite il peperone e tagliatelo a striscioline sottili; tagliate le zucchine a dadi; scottate i pomodori e sbucciateli; tritate il prezzemolo. Mettete tutte le verdure nella pentola del brodo e aspettate che questa riprenda il bollore.
  • Disponete il couscous inumidito sul setaccio per la cottura a vapore e fate cuocere per 25 minuti al vapore del brodo di pollo e verdure.
  • Saltatelo poi nel burro e servitelo su un piatto grande, disponetevi sopra il pollo e le verdure.
  • Insaporite il sugo rimasto con pepe di Caienna e le paprica; servitelo in coppette a parte o irrorando direttamente il piatto di portata.

Il couscous marocchino è un piatto unico, se credete non sia sufficiente potete prima servire un antipasto di olive verdi del Marocco!

🙂 Rossella

Couscous marocchino, questo non l’ho fatto io!!!  😦 Mi trovavo ad una festa tipica nella periferia di Marrakesh.

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