Ciao ragazzi, siamo pronti per aggiornarvi sul nostro viaggio in Dalmazia.
Siamo partiti venerdì 18 alle 18 per problemi di forza maggiore; escludendo il tratto autostradale tra Milano e Bergamo il viaggio è andato liscio, alle 00.00 ci trovavamo già in Croazia. Non abbiamo trovato traffico e alla dogana non ci hanno nemmeno controllato i documenti.
Verso le due di notte abbiamo cercato un posto per dormire un paio d’ore ma l’unico Motel presente sull’autostrada costava 80 euro, abbiamo così ripiegato in un parcheggio dell’Autogrill dove abbiamo dormito (scomodissimi) due ore. Prima delle cinque eravamo nuovamente in strada.
L’autostrada che porta a sud è stata recentemente inaugurata: corsie ampie e nessun ostacolo nel tragitto. Dario ha voluto guidare per l’intero viaggio che da Zara in poi sembrava interminabile.
Verso le 10.00 siamo arrivati alla cittadina di Ploce dove abbiamo atteso il traghetto per Trpanj; il costo della traversata per due persone con auto è di circa 30 euro. In un’ora siamo arrivati sulla penisola di Sabbioncello, da lì abbiamo proseguito in macchina fino alla nostra destinazione: Orebic. Da Trpanj a Orebic è un quarto d’ora- venti minuti di strada.
A mezzogiorno siamo giunti al nostro appartamento, Sveti Anton dove siamo stati accolti dai proprietari di casa, una simpatica coppia di ultra sessantenni, con birra e vino di loro produzione.
La casa è molto grande, composta da più appartamenti, un bel giardino, l’orto e il barbecue.
Il wi fi è libero ma a volte fa le bizze. La signora è disponibile a fare il bucato per noi a meno di 3 euro.
Per i primi due giorni abbiamo soggiornato nell’appartamento a piano terra, per poi trasferirci all’ultimo piano, in un locale più ampio con un bel terrazzo vista mare.
Orebic viene definita cittadina ma in realtà è un paesello con due vie principali e qualche traversa. Davanti a noi il mare cristallino della Croazia e dietro noi le aspre montagne della Dalmazia da cui sentiamo ogni sera provenire i forti ululati dei lupi.
Orebic è selvaggia, niente a che vedere con le caotiche città della penisola istriana. E’ il luogo ideale per rilassarsi e godersi una natura incontaminata. Nel suo piccolo non le manca nulla: banche, posta, porto, tre supermercati e molte kenobe.
Il secondo giorno è arrivata la perturbazione e abbiamo dunque deciso di andare a fare una gita nella bella isola di Korkula. Abbiamo preso il traghetto qui ad Orebic e in venti minuti eravamo là. Incredibile la combinazione di aver incontrato una famiglia di comaschi!
Sull’isola di Korkula siamo stati fino a metà pomeriggio, abbiamo pranzato con una simpatica coppia di australiani che ha insistito per offrirci da bere.
Riassestato il tempo ci siamo dati alla vita marina: io sempre in immersione alla ricerca i frutti di mare e polpi, Dario sul suo scoglio a pescare. Ovunque avevamo letto che era necessaria la licenza di pesca (40 euro per 7 giorni), ma arrivati in loco tutti i negozianti e pescatori della zona ci hanno invitato a non spendere soldi inutilmente. Probabilmente i controlli avvengono in maniera sistematica solo nelle zone ad alto flusso turistico.
Il mare dalmata è decisamente pescoso e presenta dei fondali fantastici. Nella sola Orebic è possibile incontrare spiagge di sabbia, di sassi e anche i nostri amati scogli.
La vita a Sveti Anton è molto piacevole: sembra di essere in famiglia. I proprietari ci hanno preso in simpatia. Questa zona non è assolutamente battuta dagli italiani, noi siamo i primi che conoscono. Dall’orto la signora ci passa di sottobanco ogni tipo di verdura, ma soprattutto pomodori perchè, come dice lei “Italiani mancia pomottori!!!”.
Nessuno parla italiano e anche l’inglese è un optional: ci destreggiamo a gesti e coi pochi ricordi che ho io di tedesco. La maggior parte dei turisti proviene dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca.
Qui alla casa abbiamo stretto subito amicizia con un gruppo di ragazzi ungheresi, giunti fin qui in moto. Sono ripartiti stamattina ma ci siamo scambiati i contatti e la promessa di venire a trovarci reciprocamente.
Ieri sera abbiamo deciso di concederci una cena fuori: siamo andati in una bellissima kenoba a ridosso sul mare. Abbiamo mangiato di tutto: ostriche, scampi, spigolona, patè di pesce, marinata di cozze accompagnati da un fantastico vino locale (questa è la maggior zona vitivinicola della Croazia), il tutto ad un prezzo più che irrisorio: 20 euro a testa.
Dopocena abbiamo aspettato i ragazzi che lavorano nella kenoba (con cui avevamo già stretto amicizia) e ci siamo recati al beach party: uno dei pochissimi eventi per giovani previsti nella stagione.
Dario si è scatenato e ora dorme ancora sonni tranquilli.
Per oggi è tutto… mentre vi scrivo la proprietaria di casa è qui che mi sbaciucchia e cerca di farmi ingollare litri di birra dalle 10 del mattino. E’ appena arrivata una famiglia ceca e ormai mi tocca pure fare gli onori di casa!
A presto
Rossella & Dario